Chiesa di S.Croce | | Stampa | |
La Chiesa di Santa Croce di Moneglia ha origini molto antiche, come attesta la stessa dedicazione. Il culto della Santa Croce risale, infatti, all’epoca del ritrovamento della stessa, sotto Costantino (sec. IV).
Non sono pervenute notizie del primo edificio religioso, mentre risulta festa principale della seconda chiesa, già consacrata nel 1200 , l’Esaltazione della Croce, festeggiata il 14 settembre. Questo edificio, fu ingrandito nel 1316 con ampliamento del coro e nuovamente restaurato, ampliato o rifatto nel 1390 da Giovanni Fatinanti, castellano del Borgo, e da Bernardo di Porto Maurizio . La chiesa, a tre navate, sembra inglobasse parte della più antica costruzione . Nel 1726, in seguito al crollo della volta della navata centrale avvenuto l’anno precedente, la chiesa fu ricostruita ad una sola navata. Il nuovo edificio risultò lungo 21 metri, più 11 metri di presbiterio, e largo 12 metri, più 2,50 metri in corrispondenza delle otto cappelle aperte lateralmente. L’attuale chiesa parrocchiale, caratterizzata da una sobria facciata ad intonaco e preceduta da un sagrato a risseau in ciotoli bianchi e neri datato 1822, presenta, all’esterno, murato sul lato destro, un interessante RILIEVO LAPIDEO con iscrizione frammentaria, di ambito ligure ma accostabile all’opera di maestranze lombarde antelamiche. Vi erano un tempo fissati due anelli della catena del porto di Pisa strappata dai genovesi ,alcuni anni dopo la battaglia della Meloria, nel corso del grande combattimento navale di Porto Pisano. All’evento parteciparono anche le Riviere come ricordano i due armati effigiati a cavallo, uno grande ed uno più piccolo , con corte tuniche e lancia in mano.
La dedicazione della Chiesa è richiamata da due dipinti, attualmente appesi alla parete di controfacciata, raffiguranti L’esaltazione della Croce (opera settecentesca proveniente dal coro della chiesa e qui trasferita probabilmente in seguito ai lavori di ripristino del presbiterio effettuati all’inizio del XX secolo) e Il Crocifisso tra la Vergine addolorata e San Giovanni Evangelista settecentesco, proveniente da una chiesa genovese soppressa non identificata (San Domenico ?) e acquistati nel 1836 dalla fabbriceria. Prima cappella, battistero.
L’attuale ampio vano, sfondato ad inglobare il preesistente Oratorio di Morte ed Orazione (1876), sostituisce una precedente cappella dedicata a San Giovanni Battista, in giuspatronato della famiglia Multedo. Al suo interno si conservano il FONTE BATTESIMALE opera di Lorenzo De Ferrari (Torino, seconda metà sec. XIX – inizi sec. XX), un CROCIFISSO PROCESSIONALE ligneo settecentesco di ambito ligure, proveniente dall’attiguo Oratorio dei Disciplinanti e due dipinti ovali raffiguranti il Sacro Cuore di Gesù ed il Sacro Cuore di Maria del sec. XX. Seconda cappella, di San Giovanni Bosco (già dei Santi Bartolomeo, Lucia ed Apollonia). Sull’ancona dell’altare è esposto un dipinto del sec. XX raffigurante San Giovanni Bosco, probabile opera di Giulio CORIO ( Lauriano, Torino, 1881- Riva 1984). Terza cappella, di Nostra Signora del rosario. La nicchia dell’ancona racchiude il gruppo scultoreo ligneo, di ambito ligure settecentesco di Nostra Signora del rosario con Gesù Bambino. Completano l’ancona i Misteri del Rosario, alternativamente ovali e mistilinei, dipinti ad olio su rame da un ignoto artista ligure del XVIII secolo. Annunciazione, Visitazione e incoronazione della Vergine sono copie recenti, sostitutive degli originali perduti. Quarta cappella, dell’Esaltazione della Croce. Giuspatronato dei Multedo. Sull’altare campeggia una CROCE lignea dipinta di ambito toscano (?) del XIII secolo. L’opera è stata restaurata e ridipinta totalmente nel 1933 dal pittore Giulio CORIO ( Lauriano, Torino, 1881- Riva 1984).
L’ALTARE MAGGIORE, in marmo bianco intarsiato, di bottega ligure del XVIII secolo, è stato realizzato tra il 1749 ed il 1769. Il retrostante CORO LIGNEO, di bottega ligure settecentesca, reca sullo stallo centrale lo stemma abraso dell’Arcivescovo di Genova Giovanni LERCARI (1767-1802). Lo sovrasta l’ORGANO realizzato da Lorenzo e Raffaello PAOLI nel 1861. Quarta cappella, della Visitazione di Maria a Sant’Elisabetta. Giuspatronato dei Pagliettini. Sull’altare è un dipinto ottocentesco raffigurante La Visitazione della Vergine a Sant’Elisabetta. L’opera, d’impostazione settecentesca, firmata e datata, è stata realizzata dal pittore genovese Antonio Puppo nel 1835 a Genova. Terza cappella, dell’Immacolata Concezione e dei Santi Pietro e Paolo, restaurata dai Roverano.
La nicchia marmorea dell’ancona custodisce la scultura lignea dell’Immacolata Concezione, ascrivibile ad ambito genovese della prima metà del XVIII secolo. L’opera, proveniente dalla cappella dell’Immacolata Concezione presso la chiesa di San Giorgio di Moneglia, è stata qui trasferita probabilmente nel 1818. Seconda cappella, di Santa Caterina da Genova. Restaurata dai Fidanza nel XIX secolo.
La pala d’altare inserita nell’ancona raffigura L’apparizione di Cristo portacroce a Santa Caterina da Genova in presenza di San Vincenzo Ferrer e San Camillo de Lellis (?). L’opera, attribuibile ad un ignoto pittore ligure, è probabilmente posteriore al 1737, anno di canonizzazione della Santa.
Il PULPITO, in marmo di Carrara intarsiato con marmi policromi, è datato 1886. La DECORAZIONE AD AFFRESCO della volta, novecentesca, propone entro riquadri a cartella mistilinea, episodi relativi alla vita di Cristo. Sull’arco del presbiterio, rispettivamente a sinistra e a destra dello Stemma di Genova, sono raffigurati entro tondo, Madre Giovanna Maria Battista Solimani (Genova 1688-1758), fondatrice dell’Ordine delle Romite Battistine e Domenico Francesco Olivieri (Genova 1691- 1766), l’Arciprete “santo” di Moneglia (a destra). SACRESTIA Tra i pregevoli arredi qui conservati merita particolare menzione il dipinto raffigurante l’Ultima Cena, opera cinquecentesca (ultimo quarto sec. XVI) ascrivibile alla bottega di Luca Cambiaso (Moneglia, 1527 – El Escorial, 1585). Schede a cura di Agnese Avena
Parrocchie di Moneglia Orario SS. Messe Da inizio Ottobre '12 a inizio Giugno '13 08,30 San Giorgio Sabato prefestivo 08,30 San Giorgio Domenica
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